mercoledì 19 marzo 2008

L'infinita crudeltà dell'uomo

Guillermo Habacuc Vargas si considera un artista, ha esposto a una mostra di arte contemporanea l'agonia e la sofferenza di un cane legato a una corda cortissima in un angolo della sala. Era proibito dare al cane cibo e acqua, lo scopo dell' "opera d'arte" era osservare la morte del cane. Non ci sono parole, l'indignazione è arrivata da parte di tutti coloro che hanno assistito alla mostra d'arte, ma perchè nessuno ha impedito che il cane morisse di fame e sete? Perchè nessuno si è ribellato di fronte a tanta pazzia e crudeltà? Credevo che la tortura fosse vietata nel mondo civile, e invece questo "artista" è stato chiamato a rappresentare il suo paese nella "Biennale Centroamericana 2008". Ha chiesto scusa a coloro che si sono indignati e si sono sentiti offesi di fronte a tutto ciò... il suo intento era solo quello di denunciare il problema dei cani randagi che vengono lasciati morire di fame per strada. IO NON HO PAROLE! Come si può essere ottimisti del nostro mondo se la gente considera "ARTE" la morte lenta e agonizzante dell'animale più buono e dolce del mondo?!? è proprio vero: "violenza chiama violenza", è l'unica cosa che meriterebbe quell'uomo e tutti coloro che l'hanno appoggiato!

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