domenica 18 maggio 2008

è il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante!

Che cosa fai?" chiese il piccolo principe all'ubriacone che stava in silenzio davanti a una collezione di bottiglie vuote e a una collezione di bottiglie piene.
"Bevo" rispose, in tono lugubre, l'ubriacone.
"Perché bevi?" domandò il piccolo principe.
"Per dimenticare" rispose l'ubriacone.
"Per dimenticare che cosa?" si informò il piccolo principe che cominciava già a compiangerlo.
"Per dimenticare che ho vergogna" confessò l'ubriacone abbassando la testa.
"Vergogna di che cosa?" insisteva il piccolo principe che voleva aiutarlo.
"Vergogna di bere".
(da Il piccolo principe di Antoine de Saint Exupéry)
Vorrei tanto incontrare il piccolo principe, perchè possa convincermi che i miei eterni sogni non sono sprofondati nell'illusione.. "Non si vede bene che col cuore, l'essenziale è invisibile agli occhi".... La prima volta che ho letto questa frase, è stato quasi 5 anni fa, grazie a una persona bellissima che adesso non posso più ascoltare...grazie a lei ho scoperto il piccolo principe e con lui la semplicità. Credevo fosse ovvio e facile ascoltare il cuore, ma ora non ne sono più troppo sicura...le delusioni fanno da mani sulla bocca del cuore che tenta di parlare, è difficile udire le sue lievi parole. A volte ho l'impressione di vivere in un mondo parallelo nella mia mente, fatto di sogni, allucinazioni e forse follia. Forse se mi affido al cuore tutto sarà più semplice, il cuore è più intelligente della mia mente! (su questo non ci piove). Qualcuno ci ha capito qualcosa??

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sinceramente poco.. ma più per il fatto che ti conosco poco.. cmq volevo dire che il "Piccolo Principe" è Il libro che ad ogni età continua a stupirti, a farti sentire come un bambino che indaga e appena scoperto qualcosa di nuovo, con rinnovata curiosità, si chiede cos'altro ancora c'è...
Il coraggio di rischiare.. con molta umiltà credo sia questo il passaggio decisivo che spalanca il cuore, lo apre indifeso al mondo.. può essere doloroso, ma riflettendo è giusto tenere dentro sè sogni, speranze, valori, convinzioni e fantasticare su un mondo utopico che vive di ricordi e ipotesi assurde?
Perdona la digressione personale, spero ti possa servire.. Ciao ciao

Silvia ha detto...

La tua ipotesi è assolutamente valida e azzeccata: è il coraggio di rischiare che fa la differenza. Però il coraggio non va d'accordo con l'insicurezza.. comunque grazie, hai scritto pensieri bellissimi e sicuramente mi possono servire! Ciao

Giulia ha detto...

Ciao Silvia,
non ti conosco ma ho visto il tuo commento nel mio blog mimmolona.blogspot.com sula poesia di pablo Neruda. Ho visto il tuo blog e mi sembri una ragazza molto profonda.MA te dove la frequenti l'università?SE ti va asprtto un tuo commento sul mio blog Baci Giulia